Dante a Dublino
Nonostante mi sia presa 4 giorni di “ferie” dalla mia amata penisola, in realtà il mio viaggio a Dublino doveva essere prettamente di natura lavorativo-culturale. Grazie ad Italish Magazine ho avuto l’opportunità di assistere ad un evento eccezionale.
In occasione del 750° anniversario della nascita di Dante, l’Istituto Italiano di Cultura a Dublino ed alcune istituzioni quali la National Gallery of Ireland, University College Cork ed altre università Dublinesi, hanno organizzato una giornata di lettura pubblica dell’Inferno di Dante.
Ha aperto la giornata il Presidente della Repubblica Irlandese, Michael Higgins e dopo di lui si sono susseguiti scrittori, filosofi e celebrità fino ad arrivare al principale motivo della mia visita a Dublino, Catherine Dunne, la musa ispiratrice di uno dei siti che più ho a cuore .
Grazie alla collaborazione con Q-Rob e al suo Italish Magazine ho avuto la possibilità di visitare una capitale Europea tanto affascinante quanto contraddittoria, è stato un viaggio che mi ha colpito profondamente ed è per questo che vi invito a leggere il Diario della mia “vacanza”. Nel frattempo vi condivido alcune foto del reportage Dublinese ed un piccolo estratto….buona lettura!
Non c’è che dire, questa piccola isola accanto alla patria della Regina Elisabetta è un mondo a parte e lo grida forte e chiaro. I caratteristici abitanti di questo gelido scoglio spazzato dai venti del nord sono estremamente cordiali, proprio non riescono a camminare per la loro strada senza notare che stai guardando nervosamente i nomi delle vie per cercare di orientarti, e gli viene naturale di fermarsi a chiederti dove vuoi andare per offrirti indicazioni e suggerimenti. […]
Gli Irlandesi sorridono sempre, ti chiedono scusa se ti urtano con la spalla se passeggi distrattamente mentre guardi i monumenti, e se non capisci bene quello che hanno detto te lo ripetono lentamente e con parole più semplici. Probabilmente gli Irlandesi hanno soltanto la lingua in comune, anche se a dire il vero ne farebbero volentieri a meno, visto e considerato che continuano a mantenere tutte le indicazioni pubbliche, i nomi delle fermate degli autobus, delle vie e dei musei in doppia lingua, inglese e gaelico.